SCREENING DI SVILUPPO ONLINE 0-12 ANNI
Hai delle domande? Siamo qui per aiutarti.
Uno screening completo del livello di sviluppo del bambino permette di individuare eventuali ritardi di acquisizione che possono essere oggetto di un futuro approfondimento diagnostico e di intervento.
Lo screening consente di ottenere una descrizione esaustiva e dettagliata delle competenze dei bambini, dalla nascita ai 12 anni, in riferimento a cinque diverse aree di funzionamento (sviluppo motorio, cognitivo, comportamento adattivo, competenze socio-emotive e comunicazione).
È adatto per tutti i bambini nella fascia di età dai 0 ai 12 anni. Se hai un dubbio su qualsiasi area dello sviluppo di tuo/a figlio/a, saremo in grado di risponderti con accuratezza sul funzionamento attuale, se è consigliabile approfondire il quadro con una valutazione diagnostica o se era solo un "falso allarme".
Lo screening è condotto da una Terapista della Neuro e Psicomotricità con esperienza più che decennale nell'ambito della prevenzione, valutazione e terapia in età evolutiva.
1) Primo colloquio telefonico gratuito per spiegare le modalità e i dettagli dello screening
2) Invio da parte della dottoressa dei documenti da compilare ai fini dello screening
3) Incontro online di circa 45 minuti con i genitori in cui verranno discussi i risultati.
Durante la videochiamata, a discrezione della dottoressa, verranno poste ulteriori domande di approfondimento e forniti eventuali altri questionari.
4) Entro una settimana la dottoressa vi invierà la documentazione via email con la descrizione e i risultati dello screening. Questo documento avrà valenza medico-sanitaria e utile come base per eventuali approfondimenti diagnostici. Saprete che strada intraprendere.
Comodamente online con una videochiamata. Il colloquio avverrà con il genitore/i. Questo permette di accedere ad un servizio specialistico in maniera tempestiva da ogni luogo.
è inclusa una relazione finale con i dati raccolti, punteggi standardizzati che orientano i genitori su come proseguire un eventuale percorso diagnostico.
Per informazioni può contattare il numero di telefono 3286443807, tramite chiamata o su whatsapp. Vedi la sezione "contatti".
La nostra équipe offre un percorso completo di valutazione per arrivare alla diagnosi. La diagnosi è l'identificazione delle difficoltà e del disturbo del paziente. Viene quindi elaborata una relazione diagnostica con l'esito delle osservazioni, dei questionari e dei test. Questo iter accurato è importante per definire con chiarezza il funzionamento del paziente e poter stabilire così che tipo di terapia necessita e stilare gli obiettivi riabilitativi.
Il percorso diagnostico è rivolto a tutti gli utenti ed è personalizzato in base al singolo soggetto. Gli incontri - basati sul colloquio, su questionari e somministrazione dei test - sono in linea di massima i seguenti:
Le terapie e interventi abilitativi/riabilitativi, rivolti a bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie, seguono le indicazioni delle recenti Linee Guida pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità nell'ottobre 2023.
Valuteremo quale metodologia è più indicata caso per caso.
Leggi le Raccomandazioni della linea guida sulla diagnosi e sul trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti ottobre 2023 dell'ISS (clicca sopra la scritta in neretto).
La Neuropsicomotricità è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, della terapia e della riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili.
La neuropsicomotricità è una disciplina che ha come obiettivo principale permettere l'integrazione armonica degli aspetti motori, comunicativi, affettivi, relazionali e cognitivi della persona, andando a valorizzare i punti di forza.
La Neuropsicomotricità si occupa delle seguenti difficoltà in età evolutiva:
Visita il sito dell'associazione nazionale AITNE: www.aitne.it
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La Riabilitazione Neuropsicomotoria tramite il Metodo Castagnini (FSC – Facilitazione dello Sviluppo delle Cerebropotenzialità) – è una metodica semplice ed efficace per la diagnosi precocissima di possibili danni dello sviluppo neuropsicomotorio e la terapia riabilitativa tempestiva. Un intervento precocissimo e adeguato può anche prevenire il verificarsi dei danni permanenti.
La terapia neuropsicomotoria si basa sul concetto di locomozione facilitata, ossia si cerca attraverso particolari stimoli posturali, di sollecitare una risposta di locomozione spontanea che facilita lo sviluppo fisiologico del bambino. In sostanza ci cerca di far ripercorre al bambino le tappe dello sviluppo motorio normale mediante stimolazioni appropriate.
Si tratta comunque di una riabilitazione fisiologica per uno sviluppo normale di un bambino, quindi può essere fatta anche a un bambino più grande.
I miglioramenti sono notevoli a qualunque età, è meglio però iniziare prima dei tre mesi di vita.
Si rivolge, quindi, principalmente ai neonati e ai loro primi anni di vita, insieme all’aiuto della sua famiglia.
La stragrande maggioranza dei pazienti con paralisi cerebrale infantile presentano alla nascita determinate situazioni, che vengono identificate “di parto a rischio” e che possono presentare una maggior frequenza di sviluppo neuropsicomotorio inadeguato o patologico. In presenza quindi di situazioni con fattori di rischio è bene sottoporre subito il bambino ad una valutazione.
Queste situazioni sono:
Caratteristica fondamentale della terapia è la frequenza di applicazione, che deve essere almeno di quattro sedute al giorno con un tempo adeguato di seduta pari a venti minuti al massimo. Per rendere possibile questa modalità di pratica diventa indispensabile la collaborazione positiva dei genitori o famigliari che vengono correttamente preparati all’utilizzo delle tecniche.
Il programma riabilitativo da noi proposto viene applicato dai genitori adeguatamente preparati in ambito
famigliare e i miglioramenti sono più evidenti, a parità di condizioni, quando i famigliari si impegnano
seriamente col proprio figlio. Naturalmente i migliori risultati si sono ottenuti soprattutto nella fascia di età compresa tra gli 0 – 3 mesi.
La premessa per raggiungere risultati significativi rimane una diagnosi precoce efficace, adeguata, che sia in
grado di mettere in evidenza anche solo il “sospetto” del possibile futuro sviluppo neuropsicomotorio
patologico.
E’ indispensabile quindi attivare contatti con pediatri, ginecologi ed ostetrici, per poter
individuare precocemente i casi di sospetto.
I risultati dipendono dalla precocità dell’intervento con un efficace programma terapeutico: quindi da
una diagnosi di "sospetto di futuro sviluppo patologico" ad una "terapia efficace di prevenzione dei danni
dello sviluppo".
Purtroppo, ancor oggi la maggior parte dei bambini arriva al trattamento quando la situazione patologica è
già stabilizzata e quindi difficilmente modificabile.
Non c'è sufficiente cultura di prevenzione in questo campo né sufficiente preparazione degli specialisti!!
A nostro avviso, il prevenire i disturbi dello sviluppo del bambino da qualsiasi causa essi siano generati significa evidenziarne precocissimamente i segni ed iniziare tempestivamente un programma di educazione-riabilitazione adeguata ed efficace.
Una ricerca statistica fatta a riguardo della nostra attività riabilitativa da prof. Guerriero dell’Università di Verona conferma questo dato.
Un interessante lavoro di Yacovlev e Lecours negli anni ‘60 analizza i “tempi” di maturazione del cervello e il loro valore “quantitativo” alle varie età della vita in base al completarsi della mielinizzazione (processo che può dare l’idea della maturazione del sistema nervoso centrale, … e a noi qualche spunto di riflessione), indica con chiarezza l'importanza del primo anno di vita per il bambino e soprattutto dei primi tre mesi di vita.
Dottor Castagnini ha presentato nella stessa circostanza una relazione:
"Dalla diagnosi precoce alla terapia cognitivo-neuromotoria".
E' importante tener presente anche i dati impressionanti contenuti nella ricerca presentata a Riva del Garda
nel 1987. Nel periodo 1976-1986 sono stati presi in carico presso l'Istituto Don Calabria più di 200 bambini
ogni anno, in età evolutiva. In questi dieci anni di lavoro:
-Solo 41 sono giunti al trattamento prima della fine del terzo mese e di questi 39
si sono normalizzati (95%).
-Solo 70 sono giunti alla diagnosi e alla relativa terapia da 4 a 7 mesi e di questi solo 7 si sono normalizzati
(10%).
-Tutti gli altri, alcune centinaia, giunti a varie età al di là del settimo mese, sono ancora in terapia con il risultato solo di miglioramenti più o meno importanti.
Anche altre ricerche confermano questi dati.
Ad esempio: Dr. Vojta ottiene un risultato simile. Su 2000 casi a rischi sintomatico trattati da “0-3 mesi”, la
percentuale di normalizzazione locomotoria è dell’82%
Facciamo presente che più del 90% dei trattamenti eseguiti oggi nei nostri centri di riabilitazione ufficiali o
convenzionati sono rivolti a bambini la cui età riduce notevolmente l'efficacia dell’intervento e la possibilità
di recupero.
E' invece necessario attuare un intervento diagnostico precocissimo e un tempestivo intervento
terapeutico, se necessario.
Si evita così l'instaurarsi degli esiti patologici nella sfera del movimento, del comportamento, delle
potenzialità intellettive e della vita di relazione del bambino.
ARC I Nostri Figli | Diagnosi Precoce Disturbi Sviluppo (aerreci.org)
I disturbi dell'udito possono essere diversi e di diversa entità. Un Controllo Audiometrico è un esame non invadente che riesce a rilevare in modo completo lo stato di salute dell'udito.
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L’obiettivo del Doposcuola Specialistico è quello di fornire agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado un supporto nello svolgimento dei compiti scolastici attraverso un lavoro personalizzato da svolgere in sedute individuali o di gruppo a seconda delle necessità del bambino o del ragazzo.
La presenza di una figura specializzata capace di individuare e valorizzare le potenzialità di ognuno, al di là delle specifiche difficoltà, consentirà agli studenti di sentirsi accompagnati in un percorso di crescita che permetterà loro di “sentirsi capaci di…” nonostante le difficoltà presenti, avvicinandosi ai compiti non più solo con preoccupazione ed ansia, ma con la motivazione necessaria a poter vincere l’avvincente sfida del crescere ed imparare.
Si raggiungono i seguenti obiettivi: